La bambina di vetro

Beatrice Alemagna, edizione Topipittori

Copertina

Un giorno, in un villaggio vicino a Bilbao e a Firenze, nacque un bambino di vetro. Anzi, una bambina

Ho proposto questo albo alla mia pluriclasse IV-V , durante la GIORNATA DEL CALZINI SPAIATI, una giornata dedicata alle varie forme di diversità, all’inclusione e all’accettazione. Ho scelto questo albo, perché la bambina di vetro non si sente accettata, non viene capta dalle altre persone e parte alla ricerca di se stessa.

È un albo che parla di fiducia in se stessi e di coraggio, fondamentali per affrontare le prove che la vita ti mette davanti continuamente.

Come sempre abbiamo analizzato la copertina: durante la discussione non forzo mai le loro risposte, sono liberi di partecipare o solamente ascoltare i compagni. Quasi tutti hanno colto le particolarità legate all’essere di vetro:

“se è trasparente si vede anche dentro” (Esra)

“è fragile, potrebbe rompersi” (Esra)

Altri invece, hanno associato l’essere di vetro con il fatto di non provare emozioni.

“una bambina senza emozioni” (Lara)

“non può sentire emozioni” (Aurora)

Una pagina del libro riporta “Tutto questo non interessava la bambina, né i suoi genitori. C’era però, una cosa che li preoccupava.” Prendendo spunto da questa frase, ho chiesto loro di rispondere a questa domanda: “Cosa avrà preoccupato i loro genitori?”

“avrebbe potuto rompersi” (Gretel)

“nessuno la poteva vedere” (Bushra)

“a scuola la potrebbero prendere in giro perché è diversa” (Aurora)

“è una bambina strana e diversa dagli altri “(Merita)

“non ha amici perché è trasparente” (Bushra)

La discussione è proseguita chiedendo la parte che era piaciuta di più della storia e tutti hanno indicato il finale, cogliendo la tematica della diversità, dell’unicità.

“il finale perché parla della diversità delle persone: non importa se siamo diversi (Gretel)

“mi è piaciuto il finale perché lei si lascia come è, non importa avere paura, se siamo fatti così siamo tutte persone” (Esra)

“il finale, lei si è accettata come è, se le persone non l’accettano non importa, basta che stia bene con se stessa” (Lara)

“il finale: l’importante non è la bellezza esteriore, ma quella interiore, ciò che abbiamo dentro” (Aurora)

“mi è piaciuto quando prende la valigia e se ne va” (Bushra)

Ho provato poi a capire si erano mai sentiti diversi, chiedendo : “Ti è mai capitato di sentirti diverso? per cosa?”

“per l’altezza” (Gretel)

“per la mie lentiggini” (Bushra)

“per la lingua straniera” (Esra)

“per le mie orecchie” (Duccio)

“per il mio aspetti fisico” (Merita)

Infine, abbiamo cercato di trovare una caratteristica che rende speciali ognuno di loro: Cosa hanno di speciale i tuoi compagni?”. Nella foto le risposte!

Ispirata da questa pagina in cui la bambina si accorge che le sue idee sono visibili a tutti, ho fatto vedere l’immagine di copertina, ho chiesto di personalizzarla o disegnarla e di scrivere o disegnare “pensieri che rendono felici” e “pensieri che preoccupano o spaventano”, colorandoli con colori diveri. Sono venuti fuori dei capolavori!!! Hanno poi scelto 3 parole che avevano scritto e con queste hanno formato una frase.

Ecco i loro PENSIERI DI VETRO.

Bushra indica come pensieri felici: “sentimenti, persone, il sole illuminante, l’aria fresca, il cuore quando batte, la libertà, la forza, la rosa profumata, l’amicizia, la simpatia, gli animali e le stelle”. I suoi “pensieri che preoccupano o spaventano” sono: “morte, malattia, buio, chi è prepotente, la preoccupazione, le urla, chi non rispetta, chi tratta male, malattia”. Le parole scelte sono: persone, sentimenti, preoccupazione e la frase “Io provo sentimenti, ma mi preoccupo per le persone”.

Pensieri di vetro di Bushra

Duccio indica come pensieri felici: “andare nel bosco, andare in bicicletta, lupi, cani e gatti, ascoltare musica in estate, sole e le vacanze”. I “pensieri che preoccupano o spaventano” sono: il buio, i film horror, il bullismo”. Le tre parole scelte: lupi, sole e vacanze. Le frase trovate sono due: “Mi rende felice il sole perché posso uscire fuori”, ” Di solito quando vado a fare la passeggiata, sento ululare”.

Pensieri di vetro di Duccio

Il “pensieri felici” di Gretel sono: “ascoltare Mambo Salentino, fare le gite con i compagni, fare le gite in camper, giocare con i miei amici, la famiglia”. I “pensieri che preoccupano o spaventano” sono: “buio, bulli”. La frase formata: “I miei amici sono speciali e fondamentali come il sole”.

Pensieri di vetro di Gretel

Il “pensieri felici” di Lara sono: “la luna, i cani, le stelle, i gatti, i conigli, la nutella, giocare, vedere Raverdale, leggere, la scuola”. I pensieri che preoccupano o spaventano sono: “il buio, i ragni, la morte”. Le parole scelte: luna, stelle, buio. La frase formata: “La luna viaggia nel buoio insieme alle stelle”.

Pensieri di vetro di Lara

Il “pensieri felici” di Esra sono: “andare a scuola, stare con gli amici, le stelle e gli animali, il gioco e lo studio, la serenità, stare in montagna”. I “pensieri che preoccupano o spaventano“: “il corvo, il bullismo e la prepotenza, mancanze e malattie”. Le parole scelte: montagna, amici e stelle. La frase formata: ” Mi piace andare in montagna con le mie amiche e guardare le stelle”.

Pensieri di vetro di Esra

Il “pensieri felici” di Michael sono: “giocare, stare insieme, Giappone, Sonic”. I “pensieri che preoccupano e spaventano” sono: ” buio, bullismo, urla, compiti”.

Pensieri di vetro di Michael

Il “pensieri felici” di Aurora sono: “mondo, famiglia, sole, fiori, scuola, giocare, esperienze, vita, amicizia, animali, fiori, colori, vedere”. I”pensieri che preoccupano e spaventano” sono: “malattie, nostalgia, temporali, ignoranza, buio, futuro, campi di concentramento”. Le parole scelte: vedere, fiori, sole. La frase formata: “Mi piace vedere il sole su un prato fiorito”.

Pensieri di vetro di Aurora

Il “pensieri felici” di Marley: “vedere Mission Impossible, i lupi, gli orsi, andare in bici, il futuro, la campagna, la luna, andare sulla moto”. I “pensieri che preoccupano e spaventano” sono: “quando comandano e il buio”. Le parole scelte: lupi, bici, luna. La frase formata: “Quando andavo in bici, ho visto un lupo che ululava alla luna”.

Pensieri di vetro di Marley

Il “pensieri felici” di Merita: “la scuola, scrivere, il sole, le maestre, la luna, leggere, i compagni, la natura, la montagna, le colline, il mare, i fiori, i gatti”. “pensieri che preoccupano e spaventano : “i lupi, i temporali, il terremoto”. Le parole scelte: il sole, i gatti, i fiori. La frase creata: “Il gatto dorme nei fiori guardando il sole”.

Pensieri di vetro di Merita

Concludo con la frase finale dell’albo:

“Da quel giorno, Giséle avrebbe vissuto la sua vita com’era. Fragile e luminosa. Trasparente ma, infine, tutta intera”.

Maestra Alice