Orecchie di farfalla

Luisa Aguilar e Andrè Neves.

Edizioni Kalandraka

“Mamma, tu credi che abbia le orecchie a sventola?” . “No, figlia mia. Hai le orecchie come farfalle”.

Quest’anno, per introdurre le nuove letterine alla classe prima, ho deciso di leggere degli albi illustrati, arrivando alla vocale O, ho scelto “Orecchie di farfalla”. Dopo la lettura, la classe prima, ha disegnato la copertina, per le classe seconda e terza ho scelto di utilizzare una tecnica che a parer mio funziona molto bene.

SEGLI 10 PAROLE CHE LA LETTURA DELL’ALBO TI HA ISPIRATO

Ho chiesto alla classe 2 e alla classe 3 di scrivere di getto, 10 parole che sono venute loro in mente dopo la lettura dell’albo illustrato.

Una volta scritte le 10 parole (non tutti ne hanno trovate 10), ho chiesto loro di sceglierne tre, di sottolinearle e di creare una frase con le parole scelte.

Ada, di classe seconda ha scritto queste parole: orecchie, intelligenza, bambina, farfalla, diversità, antipatia, mamma, aiuto, soluzione, povera. Le tre parole da lei scelte sono state: mamma, aiuto e soluzione.

Questa è la frase che ha scritto con le tre parole: “La mamma trova una soluzione per ogni mio problema”

Ada, classe seconda

Alessandro, classe seconda, ha scritto queste 10 parole: orecchie, farfalla, scacchi, dama, orchestra, festa, diversità, amicizia, triste, famiglia. Ne ha scelte tre: diversità, amicizia, famiglia.

L a frase che è venuta fuori è questa: “Una famiglia è piena di diversità ed amicizia”.

Alessandro, classe seconda

Astrid ha scritto queste parole: orecchie, farfalla, tovaglia, capelli luna, giornale, triste, diversità, prato. Ha scelto farfalla, diversità, prato e la frase che ha scritto è questa: “C’era una farfalla che era diversa dalle altre e si appoggiò su un prato verde”

Astrid, classe seconda

Valentino, di classe terza, ha individuato le seguenti parole: Mara, scacchi, dama, orecchie, Kalandraka, diversità, arancione, bello, tutti. Ha scelto diversità, bello, tutti e la frase scritta è: “è bello quando siamo tutti diversi”.

Valentino, classe terza

Elena, ha individuato orecchie, farfalla, diversità, risate, cespuglio, naso, prendere in giro, mamma, aiuto. Ne ha scelte tre: risate, mamma, aiuto e ha scritto “La mamma mi aiuta con le risate”.

Elena, classe terza

Carta di identità con similitudini

Abbiamo letto di nuovo l’albo, facendo attenzione alle similitudini che utilizza la bambina per descrivere le proprie particolarità”orecchie come farfalle”, “capelli come un prato appena falciato” e ho chiesto loro di provare a buttar giù una specie di carta di buffa identità, compresa di disegno.

Ada si è descritta con “occhi azzurri come il mare, naso a patatina, lingua piccola e agile per fare le bolle con big babol”.

Carta di identità di Ada

Alessandro ha scritto che ha “i capelli come castagne, il naso come un pasticcino, orecchie curiose, bocca come un cup cake, viso bianco per la crema solare”.

Carta di identità di Alessandro

Anche Astrid ha “i capelli lisci come una castagna, occhi marroni come la terra, naso rotondo come una ciliegina, una lingua lunga come una liquirizia e le orecchie piatte come un vassoio”.

Carta di identità di Astrid

Elena ha scritto di avere “capelli color castano, orecchie piccine come un muffin, gli occhi color marrone castagna”.

Carta di identità di Elena, classe terza

Valentino, classe terza “capelli morbidi e lisci come quelli di un pulcino, orecchie grandi come quelle dei pipistrelli, naso duro come un osso, occhi scuri come il buoi dentro una grotta!

Carta di identità di Valentino, classe terza

Si sono molto divertiti ed hanno mostrato una grande originalità!